Il giurista Mauro Andino: «A preoccupare ora è il ruolo delle Forze armate»
Davide Matrone, QUITOCon il giurista e docente universitario Mauro Andino proviamo ad analizzare gli ultimi avvenimenti in Ecuador.
Cosa pensa dello scioglimento delle Camere da parte del presidente Lasso?
Secondo me ha infranto la Costituzione: in base all’articolo 148 ha la facoltà di sciogliere anticipatamente le Camere, ma lui ha usato questo stumento costituzionale per non sottomettersi all’impeachment. Inoltre, aveva intuito che il Parlamento, quasi sicuramente, l’avrebbe destituito.
Come giudica gli elementi della Commissione legislativa del Parlamento contro il presidente per il giudizio politico?
Gli elementi erano abbastanza solidi. Non bisogna dimenticare che si trattava di un giudizio politico e non di un giudizio penale, né tantomeno di un processo amministrativo. Tutto questo l’ha chiarito molto bene la Corte Costituzionale. La conseguenza della censura politica è la destituzione, è la perdita dell’incarico pubblico rappresentativo e non implica la perdita della libertà. Non implica nessuna sanzione economica in quanto questo è della circoscrizione penale ed amministrativa. Esistevano evidenze puntuali sul caso che si riferivano a un contratto firmato tra l’impresa pubblica petrolifera Flopec con una flotta di navi chiamata Amazona Tankers.
Cosa pensa dell’autodifesa di Lasso in aula?
La difesa è stata molto debole: aveva tre ore a disposizione e ha parlato più o meno 40 minuti. Si è trattato di un resoconto delle attività realizzate come presidente e oltretutto sembrava fosse nuovamente in campagna elettorale.
Cosa farà Lasso da qui alle prossime elezioni?
In primis, penso che farà di tutto per migliorare la sua immagine. Poi applicherà il suo progetto neoliberista attraverso decreti leggi urgenti in materia economica. Già si parla di inviare la nuova riforma lavorativa e di una proposta di riforma tributaria che avrà il proposito di eliminare le tasse da un lato e di aumentarle per il settore dell’arte, della cultura, della musica e degli spettacoli pubblici e sportivi, imponendo. In ambito politico cercherà di posizionare uno scenario favorevole per il candidato della destra, che potrebbe essere Villavicencio o Otto Sonnenholzner. Preoccupa il fatto che con l’appoggio delle Forze Armate in questi mesi potrebbe colpire gli oppositori politici e le forze politiche antagoniste.
Pubblicato in:
https://ilmanifesto.it/il-giurista-mauro-andino-a-preoccupare-ora-e-il-ruolo-delle-forze-armate
Con il giurista e docente universitario Mauro Andino proviamo ad analizzare gli ultimi avvenimenti in Ecuador.
Cosa pensa dello scioglimento delle Camere da parte del presidente Lasso?
Secondo me ha infranto la Costituzione: in base all’articolo 148 ha la facoltà di sciogliere anticipatamente le Camere, ma lui ha usato questo stumento costituzionale per non sottomettersi all’impeachment. Inoltre, aveva intuito che il Parlamento, quasi sicuramente, l’avrebbe destituito.
Come giudica gli elementi della Commissione legislativa del Parlamento contro il presidente per il giudizio politico?
Gli elementi erano abbastanza solidi. Non bisogna dimenticare che si trattava di un giudizio politico e non di un giudizio penale, né tantomeno di un processo amministrativo. Tutto questo l’ha chiarito molto bene la Corte Costituzionale. La conseguenza della censura politica è la destituzione, è la perdita dell’incarico pubblico rappresentativo e non implica la perdita della libertà. Non implica nessuna sanzione economica in quanto questo è della circoscrizione penale ed amministrativa. Esistevano evidenze puntuali sul caso che si riferivano a un contratto firmato tra l’impresa pubblica petrolifera Flopec con una flotta di navi chiamata Amazona Tankers.
Cosa pensa dell’autodifesa di Lasso in aula?
La difesa è stata molto debole: aveva tre ore a disposizione e ha parlato più o meno 40 minuti. Si è trattato di un resoconto delle attività realizzate come presidente e oltretutto sembrava fosse nuovamente in campagna elettorale.
Cosa farà Lasso da qui alle prossime elezioni?
In primis, penso che farà di tutto per migliorare la sua immagine. Poi applicherà il suo progetto neoliberista attraverso decreti leggi urgenti in materia economica. Già si parla di inviare la nuova riforma lavorativa e di una proposta di riforma tributaria che avrà il proposito di eliminare le tasse da un lato e di aumentarle per il settore dell’arte, della cultura, della musica e degli spettacoli pubblici e sportivi, imponendo. In ambito politico cercherà di posizionare uno scenario favorevole per il candidato della destra, che potrebbe essere Villavicencio o Otto Sonnenholzner. Preoccupa il fatto che con l’appoggio delle Forze Armate in questi mesi potrebbe colpire gli oppositori politici e le forze politiche antagoniste.
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