Buscar este blog

martes, 1 de abril de 2025

Ecuador, Pachakutik e Revolucion Ciudadana vogliono tornare a battere la destra.

 

Ecuador, Pachakutik e Revolucion Ciudadana vogliono tornare a battere la destra


Accordo storico in vista del ballottaggio del 13 aprile Il partito del movimento indigeno e le sinistre unite si schierano al fianco della candidata "presidenta" Luisa González

Luisa González e Guillermo Churuchumbi mostrano alla folla l’accordo appena firmato – Ap


Davide Matrone  QUITO

Domenica 30 marzo, in una gremittisima piazza di Aluasi, localita della Cordigliera delle Ande dell’Ecuador, si è realizzato un evento storico: l’accordo politico ed elettorale raggiunto tra il partito Pachakutik (braccio politico del movimento indigeno dell’Ecuador) e la Revolucion Ciudadana della candidata presidenziale Luisa González.

A SIGLARE L’ACCORDO sono stati Guillermo Churuchumbi coordinatore nazionale del partito Pachakutik, Luisa González presidenta nazionale del Movimento Revolución Ciudadana, Raúl Chávez presidente del Movimiento Reto, Gustavo Vallejo e Vilma Pillajo della piattaforma nazionale “Mujeres por la Igualdad”, César Pérez della piattaforma per il Condono debitario e infine Samuel Lema, coordinatore dell’Unità delle Sinistre. La firma è avvenuta durante l’«Incontro Nazionale per un Ecuador equitativo, plurinazionale e libero dalla violenza» organizzato dal Pachakutik nella regione andina con la percentuale più alta della popolazione indigena dell’Ecuador, il Chimborazo.

ALL’EVENTO erano presenti migliaia di indigeni delle differenti nazionalità della Cordigliera ma anche i quadri politici e i militanti di un bel pezzo della sinistra dell’Ecuador, tra i quali anche il Partito Socialista Ecuadoriano che in un comunicato dello scorso 8 marzo aveva ufficializzato l’appoggio a Luisa González per il ballottagio del 13 aprile.

L’intesa tra le due principali forze politiche del paese ha un peso simbolico enorme nell’attuale congiuntura politica interna e manifesta la volontà di unire le sinistre dopo anni di litigi e divisioni.


L’ULTIMO ACCORDO tra i due attori si era registrato l’8 novembre del 2006 tra l’allora economista e lider del partito Alianza Pais, Rafael Correa, candidato alla presidenza della Repubblica e Gilberto Talahua, l’allora coordinatore nazionale di Pachakutik. A quei tempi l’allenza aveva un fine analogo a quello di oggi, cioè battere la destra che in quelle elezioni era rappresentata da un altro Noboa, Álvaro, padre dell’attuale presidente della Repubblica Daniel Noboa. In quelle elezioni Pachakutik conquistò un 2.6% dei voti con il candidato Macas, tuttavia l’accordo funzionò in quanto Correa vinse le elezioni.

Questo accordo politico basato su 25 punti punta a rilanciare l’economia, rispristinare il Welfare State e difendere i diritti dei settori popolari e delle nazionalità del paese. Tra i principali punti c’è l’adozione di un piano di sicurezza che rispetti i diritti umani, il rispettare dei referendum popolari sulle questioni ambientali del Yasuní, del Chocó Andino e della Regione dell’Azuay.

POI SI VUOLE PROTEGGERE la produzione nazionale e garantire la sovranità alimentare, rafforzare il sistema d’educazione interculturale e bilingue, avviare azioni per riscuotere valori pendenti presso l’Agenzia delle entrate dell’Ecuador dei maggiori debitori dello Stato, ristabilire l’Iva al 12% (oggi è al 15%), rilanciare la politica di gestione comunitaria dell’acqua, sostenere i programmi che favoriscono l’occupazione, i crediti per l’edilizia e l’accesso dei giovani al mondo del lavoro.

Si intende inoltre garantire il diritto alla salute gratuita con investimenti pubblici negli ospedali e garantire anche, nel breve periodo, l’educazione gratuita di qualità con investimenti urgenti sulle infrastrutture delle scuole e delle università del Paese.

SI TRATTA di un progetto politico ambizioso, con proposte progressiste che rompono nettamente con le politiche degli ultimi tre governi neoliberisti, che hanno colpito i diritti dei lavoratori, generato maggiore povertà, incrementao la descomposizione sociale, aumentato la disoccupazione, promosso le privatizzazioni e distrutto l’ambiente.


Davide Matrone

Docente e ricercatore universitario in Ecuador. Latinoamericanista


Pubblicato su: 

https://ilmanifesto.it/ecuador-pachakutik-e-revolucion-ciudadana-vogliono-tornare-a-battere-la-destra

No hay comentarios.:

Publicar un comentario