Ripropongo un articolo scritto 10 anni fa, durante la Feria Internazionale del libro di Quito.
Intervista alla scrittrice ecuadoregna Raquel Rodas autrice del libro “Transito Amaguaña su testimonio”.
Raquel Rodas |
Raccontaci di questo libro su Transito Amaguaña?
Questo libro fa parte della saga "la resistenza delle donne indigene in Ecuador".
Transito Amaguaña mi ha sempre affascinato per il suo coraggio e per la sua ribellione. Per questo motivo decisi di cercarla.
Andai a visitarla a Cayambe dove viveva, per poter conoscere la sua vita come leader e come donna che aveva conosciuto il maltrattamento, la solitudine e l’abbandono.
L’ho incontrata ventitrè volte. Nel corso di queste interviste ho valorizzato sempre di più la sua presenza, la sua parola, la sua storia, la sua tradizione. Una donna che cominciò a militare nel movimento indigeno già all’età di 14 anni, quando era già sposata. La sua mamma l’aveva fatta sposare per evitare che il suo padrone la violentasse. Partecipava alle riunioni dei movimenti indigeni della sua zona con i suoi figli piccoli. Il marito la maltrattava tutte le volte che ritornava dalle riunioni perché pensava che lei andasse a vedere i bianchi. A quell'epoca si pensava che una donna si riunisse con altri meticci per incontrare un amante. Nonostante questi pregiudizi, lei resisteva ai maltrattamenti e alle umiliazioni ogni volta che ritornava a casa. Fece parte del Partito Comunista in compagnia dell’altra leader indigena Dolores Cacuango già una leader consacrata e un’eroina nazionale.
Dolores fu una donna molto rispettata perché organizzò il primo Movimento Indigeno: La Federazione Ecuadoriana degli Indigeni.
Transito seguì i suoi passi e fu una specie di alunna privilegiata in quanto dimostrava un talento eccezionale con una grande facilità di parola, di conoscenza, di convincimento ed era molto brava nell’organizzare la gente. Fu apprezzato ben presto il suo coraggio più dei suoi valori e più della sua parola brillante. Era una donna molto coraggiosa che non aveva paura di nessuno tanto che otteneva sempre quello che voleva.
La sua lotta è servita a qualcosa?
Certamente! La lotta di Transito, come quella di Dolores, di Angelita e di altre donne furono realizzate in un periodo in cui gli indigeni venivano repressi. Queste donne furono a capo di questi movimenti e li condussero ad un’organizzazione sempre più forte e sempre più organizzata e questo grazie anche ai sindacati. Inoltre, attraverso la Federazione Nazionale degli Indigeni ebbero i loro risultati.
Transito Amaguaña è morta 2 anni fa. Continua ad essere un punto di riferimento per i movimenti indigeni e per le donne del Paese?
Si, continua ad essere un punto di riferimento sia per gli indigeni che per i meticci e continua a preservare la caratteristica di una donna combattiva, di una donna che ha consegnato la sua vita alla ricerca dei cambiamenti sociali necessari.
Questo non è il suo primo libro, vero?
Si, ho già scritto altri libri su altre donne come Dolores Cacuango, Luisa Gòmez de La Torre. Inoltre, ho scritto un'opera sulle maestre che hanno avuto un ruolo importante in ogni provincia del Paese ed anche di alcune donne che hanno cominciato a costruire il movimento femminista in Ecuador che è stato un movimento di rottura nella metà del XX secolo. I miei libri parlano sempre di donne che sono riuscite attraverso di mille cammini e difficoltà. Donne che non si sono arrese mai e che hanno lottato e costruito le nostre aspirazioni.
Qual è il ruolo della donna attuale nella società ecuadoregna?
La donna prima di tutto deve appoggiare la crescita di una società di pace. La donna deve guidare i processi di cambiamento che siano a beneficio di tutti. Deve essere protagonista in una società che elimini tutte le forme di violenza, tutte le forme d’ingiustizia e di oppressione tanto per le donne che per i loro bambini. Deve far crescere una società che presenta ancora dei ritardi nel campo economico, culturale e sociale.
Cosa pensa di questa Feria del Libro a Quito?
La Feria Internazionale del Libro di Quito è un grande spazio per scambiare prodotti creativi.
Tuttavia, penso che debba essere perfezionato negli anni perché ci sono alcuni piccoli errori che stanno diminuendo l’efficacia dell’evento. Però tutto sommato credo che bisogna appoggiarlo perché coinvolge molte persone di qualsiasi età, un differente pubblico che si alimenta di un prodotto differente che è il libro e l’arte.
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