Buscar este blog

lunes, 27 de enero de 2025

Forti tensioni tra Stati Uniti e Colombia. Riunione starordinaria della CELAC.

Forti tensioni tra Stati Uniti e Colombia. Riunione starordinaria della CELAC.  

di Davide Matrone 

Le nuove misure del governo Trump

Lo scorso 20 gennaio 2025, Donald Trump ha compiuto ciò che aveva promesso durante la campagna elettorale firmando una decina di ordini esecutivi tra cui alcuni sulle politiche migratorie.

Già durante il suo discorso d'investitura, aveva annunciato che tra i primi atti - come presidente degli USA - avrebbe dichiarato lo stato d'emergenza con la frontiera del Messico e di mettere fine con l'immigrazione illegale. 

Ha già cominciato il processo legale mediante il quale si eliminerà la cittadinanza attraverso la nascita per i figli di coloro che non hanno regolari documenti, ha annunciato di riattivare la costruzione del muro con il Messico, ha decretato l'emergenza con le frontiere e movilizzato le truppe dell'esercito per frenare l'immigrazione irregolare. 

Queste prime misure hanno già generato problemi a 30 mila migranti che stavano continuando il processo di asilo attraverso l'applicazione CBP One che è stata disattiva nei cellulari a partire dal mezzogiorno del 27 gennaio. 

Convocazione straordinaria della CELAC

La crisi diplomatica tra Colombia e Stati Uniti genera preoccupazioni tra i paesi della regione latinoamericana e caraibica. I presidenti e i capi di Stato della CELAC sono stati convocati per una riunione urgente da parte di Xiomara Castro, presidente pro tempore della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi. L'incontro si realizzerà il giorno giovedí 30 gennaio a Tegucigalpa, capitale dello stato dell'Honduras. Nella dichiarazione emessa dal Ministero degli esteri del paese dell'America Centrale, si precisa che l'incontro affronterà i temi dell'immigrazione, dell'ambiente e dell'unità dell'America Latina e dei Caraibi. Secondo il messaggio, il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha già confermato la sua presenza in persona. 

L'annuncio dell'incontro giunge pochi giorni dopo che il presidente degli Stati Unito, Donald Trump, ha iniziato le incursioni e le deportazioni dei migranti che si trovano irregolarmente negli Stati Uniti e dopo aver imposto tariffe di emergenza del 25% alla Colombia per aver rifiutato i voli con i migranti colombiani deportati. 

Le dichiarazioni di Xiomara Castro, presidente pro-tempore della CELAC


"Popolo dell'Honduras, voglio manifestare che la nuova amministrazione nord americana del presidente eletto democraticamente, Donald Trump, sia aperta al dialogo, costruttivo e amichevole. Che non faccia rappresaglie innecessarie contro i nostri migranti che normalmente danno un grande contributo all'economia nord americana. Di fronte a un comportamento ostile, di espulsioni di massa dei nostri fratelli dobbiamo riconsiderare le nostre politiche di cooperazione con gli Stati Uniti nel campo militare. Gli Stati Uniti mantengono le loro basi militari nel nostro territorio senza pagare un centesimo, ora con i nuovi avvenimenti perderebbero tutte le ragioni di esistere in Honduras" 

La risposta di Petro a Donald Trump



Trump, a me non piace molto viaggiare negli USA, è un po' noioso, ma confesso che ci son cose che valgono la pena, mi piace andare nei quartieri neri di Washington, lí ho visto un'intera rissa nella capitale americana tra neri e i latini con le barricate, che mi sembravano stupidi, perché dovrebbero unirsi.  

Confesso che mi piacciono Walt Withman, Paul Simon, Noam Chomsky e Miller. 

Confesso che Sacco e Vanzetti, che hanno il mio sangue, nella storia degli Stati Uniti, sono memorabili e li seguo. Sono stati assassinati dai leader operai con la sedia elettrica, dai fascisti che sono negli Stati Uniti cosí come nel mio paese. Non mi piace il tuo petrolio Trump, distruggerà la specie umana a causa dell'avidità

Magari un giorno, davanti a un sorso di Whisky, che accetto nonostante la mia gastrite, potremmo parlarne francamente, ma è difficile perché non mi considerate una razza inferiore e io non lo sono, e nemmeno lo è nessun colombiano. 

Quindi se conosci qualcuno che è testardo, quello sono io, punto. Con la sua forza economica e la sua arroganza può tentare un colpo di stato come ha fatto con Allende. Ma io muoio nella mia legge, ho resistito alla tortura e resito a te. Non voglio schiavisti accanto alla Colombia, ne avevamo già tanti e ci siamo liberati. Ciò che desidero accanto alla Colombia sono gli amanti della libertà

Se non puoi accompagnarmi, andrò da qualche altra parte. La Colombia è il cuore del mondo e tu non l'hai capito, questa è la terra delle farfalle gialle, della bellezza di Remedios, ma anche dei colonnelli Aurelianos Buendía, di cui io sono uno di loro, forse l'ultimo. Mi ucciderai, ma sopravviverò nella mia città che è prima della tua, nelle Americhe. 

Siamo il popolo dei venti, delle montagne, del Mar dei Caraibi e della libertà. Non ti piace la nostra libertà, okay. Non stringo la mano agli schiavisti bianchi. Stringo la mano agli eredi libertari bianchi di Lincoln e ai contadini bianchi e neri degli Stati Uniti, sulle cui tombe ho pianto e pregato su un campo di battaglia, al quale sono arrivato, dopo aver camminato attraverso le montagne della Toscana italiana e dopo avermi salvato dal covid. 

Sono gli Stati Uniti e davanti a loro mi inginocchio, davanti a nessun altro. Fammi presidente e le Americhe e l'umanità risponderanno. La Colombia ora smette di guardare al nord, guarda il mondo, il nostro sangue viene dal sangue del Califfato di Cordoba, la civiltà di allora, dai romani latini del Mediterraneo, la civiltà di allora, che fondarono la repubblica, la democrazia di Atene. Il nostro sangue ha reso schiavi i neri resistenti da te. In Colombia è il primo territorio libero d'America, prima di Washington, di tutta l'America, lí mi rifugio nei suoi canti africani. 

La mia terra è quella dell'oreficeria esistente al tempo dei faraoni egiziani, e dei primi artisti al mondo a Chiribiquete. Non ci dominerai mai. Si oppone il guerriero che ha cavalcato le nostre terre, gridando libertà e il cui nome è Bolívar. 

Il nostro popolo è un po' timoroso, è ingenuo e gentile, ma saprà conquistare il Canale di Panama, che ci avete preso con violenza. A Bocas del Toro, l'attuale Panama, l'ex Colombia, giacciono duecento eori proventienti da tutta l'America Latina, che tu hai assassinato. Alzo una bandiera e, come ha detto Gaitán, anche se rimmarrò solo, continuerà ad essere innalzata con la dignità latinoamericana che è la dignità dell'America, che il suo bisnonno non conosceva, e il mio sí, signor Presidente, un immigrato degli Stati Uniti.

Il suo blocco non mi spaventa; perché la Colombia, oltre ad essere il Paese dell bellezza, è il cuore del mondo. So che ami la bellezza come me, non mancarle di rispetto e donerà la sua dolce.

DA OGGI LA COLOMBIA É APERTA AL MONDO TUTTO, A BRACCIA APERTE SIAMO COSTRUTTORI DI LIBERTÁ, VITA E UMANITÁ. 

Mi informano che metterte una tariffa del 50% sui nostri frutti del lavoro umano per entrare negli Stati Uniti, faccio lo stesso. Possa il nostro popolo piantare il mais scoperto in Colombia e nutrire il mondo.

Ícono de validado por la comunidad

No hay comentarios.:

Publicar un comentario