Elezioni in Ecuador: Luisa Gonzalez (cs) conquista il ballottaggio contro il presidente uscente. Ecco tutti gli scenari.
La vittoria della candidata del centrosinistra rappresenterebbe un cambio di tendenza e un recupero del ruolo dello Stato e del settore pubblico
Dopo una lunga giornata elettorale cominciata alle 7 e terminata alle 17 in Ecuador è giunto il primo verdetto: per conoscere il nome del prossimo o della prossima presidente della repubblica bisogna aspettare i risultati del ballottaggio fissato per il prossimo 13 aprile. A contendersi il mandato saranno: Daniel Noboa, il presidente uscente, e Luisa González, già candidata alle elezioni del 2023. Se dovesse vincere di nuovo Noboa, l’Ecuador dovrà continuare a subire le politiche neoliberiste applicate già negli ultimi sette anni con i presidenti di destra Moreno e Lasso. Un paradigma di sviluppo che ha smantellato lo stato sociale costruito nei primi dieci anni del XXI secolo dall’economista progressista Rafael Correa. La vittoria di Luisa González, rappresenterebbe un cambio di tendenza e un recupero del ruolo dello Stato e del settore pubblico. La candidata del centrosinistra ha dichiarato in campagna elettorale che tra i punti principali della sua azione di governo ci sarà l’aumento delle risorse per la Salute e per l’educazione, ridotte al minimo da Noboa. Inoltre, ha garantito una maggiore attenzione al mondo del lavoro, sempre più precario e flessibile dopo le riforme neoliberiste di Lasso e Noboa.
L’analisi territoriale del voto ci dice che Noboa prevale in 14 regioni soprattutto della zona Andina e dell’Amazzonia. Invece la candidata González di regioni ne ha conquistate dieci, tutta la zona costiera e alcuni distretti dell’Amazzonia. La roccaforte correista continua ad essere la regione di Manabí dove, con votazioni bulgare, González ha preso il 64% dei voti contro il 29% di Noboa. Bel risultato di Loenidas Iza nel Cotopaxi, la “sua regione”, dove ha conquistato il 28.7% piazzandosi al secondo posto. I risultati rispecchiano generalmente la tendenza delle elezioni di novembre 2023. Qualcosa è cambiato nelle sezioni estere dove per la prima volta il voto correista ha perso l’egemonia a discapito di Noboa che ha vinto praticamente ovunque. Un po’ meglio è andata alla González solo in Europa dove pure non ha vinto ma la presenza di Rafael Correa in Belgio, dove si trova in esilio dal 2017, ha pesato sul risultato finale.
Analizzando il voto dell’Assemblea Nazionale emergono dei dati interessanti da non sottovalutare: il primo elemento è la vittoria del partito ADN del presidente uscente che conquisterebbe più componenti del partito della Revolución Ciudadana. Dopo almeno 12 anni sarebbe un dato storico. Questo dato influirà sulla stabilità politica del nuovo governo. Se dovesse vincere Noboa, non ci sarebbero problemi in quanto avrebbe la presidenza e l’Assemblea dalla sua. Se invece dovesse vincere Luisa González per lei sarà più difficile governare con il Parlamento contro. A questo punto sarebbero determinanti i 5 – 6 assembleisti che dovrebbe conquistare il candidato Leonidas Iza. Se si alleano Luisa Gonzáles e Loenidas Iza ci sarebbe un governo organico e stabile. Staremo a vedere.
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